Cenere alla cenere
Carissima community,
(ormai scrivo più lettere io alla community che San Paolo ai Corinzi)
Cenere è in difficoltà: qualcosa grazie a voi si è smosso ma ancora non basta.
La prima tiratura è stata di 3000 copie e, tra irreperibilità su Amazon e in libreria, ne sono state vendute solo 1200 in un mese.
Un miracolo, con queste condizioni, ma Cenere merita di più e voi siete gli unici che possono aiutarmi: non l’editore, Amazon, la stampa, le grandi catene librarie.
Voi, i lettori.
Entrate in libreria e prendete una copia del libro.
Fate pressione: per forzare il sistema bisogna creare domanda, non adattarsi all’offerta (che infatti poi è quello che è).
Fatelo ora, non rimandate. Se lo avete già preso per voi, regalate una copia. Se in libreria non lo trovate (E NON LO TROVERETE), ordinatelo (è davvero importante). Se proprio non riuscite in libreria ordinatelo anche online (ecco il link)! E passate parola! Migliaia e migliaia di persone mi seguono ma ad ora solo 1200 hanno fatto un gesto concreto come prendere una copia. Allora: non mettete like, non commentate, andate in libreria.
Io, dal canto mio, vi annuncio che 1) preparo un nuovo progetto, legato a Cenere ma molto diverso, online e leggibile gratis per chiunque vorrà (settembre, spero) 2) sto aumentando gli incontri per portare il libro in giro: la settimana prossima Napoli (23) e Barletta (27) poi a Prato (3 maggio) ma ce ne saranno ancora altri (gli iscritti alla newsletter hanno già ricevuto alcune date in anticipo)! Scrivetemi nei commenti se avete associazioni, festival o librerie che potrebbero ospitarci.
Ma intanto: ORDINATE il libro e fatelo girare, per favore. Scrivete un post sui social, recensitelo, consigliatelo agli amici. Come seconda opzione, se proprio non riuscite in libreria, compratelo su Amazon. Esponetelo nelle librerie. Regalatelo. Passate parola.
So che molti di voi lo hanno già fatto e lo stanno facendo. Ma ancora non basta.
Cenere mi ha stupito molte volte, finora.
Adesso fatelo voi.
Forza!
Nat
Caro Nat,
segnalo, a te e a chi interessato, che io Cenere l’ho trovato al primo tentativo (Mondadori Store del centro commerciale Merlata Bloom Milano). Certo, ho dovuto chiederlo, ma l’avevano!
Spero in una presentazione tra Milano e Torino per farmelo autografare 😉
In bocca al lupo, e complimenti per il tuo primo libro !!!
Milano arriviamo! Agli iscritti della newsletter ho già dato le date e sarà fighissima!
Pasq e amici milanesi tenetevi libero il 13 maggio!!!
Trovato anch’io alla libreria di Milano sotto casa, era esposto in vetrina 😊
L’ho trovato con invio immediato su IBS.it
Estimatori di Nat, qui sul blog lo seguiamo (certificati) in più di 1300. Se contiamo i visitatori e i “seguaci” degli altri canali social siamo davvero tanti. Capisco che le vignette “aggratisse” piacciono, ma se vi piace il lavorodi Nat, come lo esegue ed interpreta, sarebbe un bel gesto una volta ogni tanto fare qualcosa di concreto.
Considerando che alcuni di noi ne ha acquistata più di una copia, 1200 copie non sono poi così tante persone ad averlo nella libreria.
Dimostriamogli la nostra stima acquistando questo bellissimo”Cenere” che all’autore è costato lacrime, sudore… e tempo. Sarabbe un bel riconoscimento per lui!
Tra l’altro è un libro che si può facilmente regalare e non è dote di tutti, anzi. Perché la sofferenza per un lutto ci riguarda tutti e questa piccola perla letteraria riesce ad addolcirla, fa star bene!
E poi è bello anche esteticamente, con quel suo formato quadrato tipico dei libri d’arte.
Uno se lo mette in libreria ben esposto, come un quadro da sfogliare. Ti può risolvere pure certe serate con ospiti, può avviare la conversazione.🙃
Infatti!
grazie mille!
Ciao Nat, faccio parte di un circolo arci molto attivo in provincia di Viterbo, Vignanello esattamente😅. Saremmo felici di ospitarti
Prato arriviamo! 😃
il 3 maggio! Passaparola!
Forse gli estimatori delle “vignette di satira politica” di Nat sono svariate migliaia mentre quelli dei suoi “fatti personali” sono decisamente meno? Forse lo “zoccolo duro” delle “anziane zitelle”, segretamente innamorate di Nat, e delle “vecchie zie” che lo considerano alla stregua di un nipote non è così numeroso? Forse 24,00 euro (22,80 scontato) vengono ritenuti eccessivi per il libro di vignette? Forse 1.200 copie in un mese (quasi il 50% della tiratura) per questa “nicchia” del mercato librario sono già un buon risultato?
Veramente proprio perché si tratta di ‘fatti personali’ ma io la definirei con un termine più veritiero ossia in questo caso ‘di vita’, e non di politica che ovviamente è settoriale e divisiva, la fetta di pubblico dovrebbe essere molto più ampia.
Lo ‘zoccolo duro’ del suo seguito ovviamente non è composto solo da chi qui si palesa con i commenti, quindi stabilire addirittura un target di genere e di generazione specifico mi pare cosa piuttosto ardua. Certamente non esiste solo un pubblico femminile, anche se chi si espone qui al momento può apparire in maggioranza (basta vedere anche le attuali presentazioni del libro, pieno di uomini e di tutte le età!).
Quanto al prezzo non mi sembra affatto eccessivo, costa quanto tanti altri libri (c’è tanta robaccia di personaggi televisivi che manco se li scrivono loro) o quanto un cd musicale, proprio perché è un oggetto artistico che resta. Definirlo un libro di vignette non è nemmeno appropriato, forse non conosci questo tipo di letteratura, comunque si vede che non lo hai pure sfogliato perché è molto curato anche nell’edizione (formato, grafica, tipo di carta etc.). Il fatto che sia un libro disegnato e dalla mano di un autore è un valore aggiunto, racchiude una forma artistica in più oltre alla scrittura.
Comunque su ‘anziane zitelle’ e ‘vecchie zie’ mi hai fatto ridere, però almeno loro quando intervengono il nickname non se lo cambiano. 😊
Acidità tipica da vecchi barbagianni
Quella di boccaveritiera, ovviamente.
Che vuoi fare, la qualità non è per tutti. E neppure la profondità di certi contenuti.
P.s Sono contenta per la data in Toscana 😉
Vero. In più, non riesco a capire chi vuole far polemica su argomenti quali sono i libri.. Come se si scrivesse ad un qualsiasi altro autore di libri “non faccia pubblicità al suo lavoro, non sia orgoglioso della sua produzione e non ne parli che è meglio.” La trovo assurda ‘sta faccenda.. Anche perché come ho già scritto mille volte, chi non è d’ accordo, ignori i social di Nat e così risolve il problema.
Su Prato avrei voluto scherzare e scrivere: Ah,non vengo è troppo lontano, ma purtroppo per Nat 😜 abito in una zona che raggiungere Firenze o Prato più o meno sono gli stessi km quindi.. Mi toccherà andare 🤣 Grazie Gocciadichina!
Non potevi dirlo meglio! Persino la critica sul prezzo, manco al mercato delle patate…
C’è chi viene qui a spargere un po’ di acredine anche su chi commenta, probabilmente perché nel blog del ‘memetaro’ Osho (ne avrà uno suppongo) non se lo fila nessuno.🙃
Eh già, Bello sforzo per Mosho prendere una foto e farci una frasettina. Lo fanno anche le mie figlie e tutti i giovani..
Buongiorno a te e (visto che è il mio primo post) buongiorno a tutti.
Non è mia abitudine scrivere o rispondere nei forum, qui faccio uno strappo alla mia regola non per difendere Natangelo (se vorrà lo farà lui), non per difendere la mia “ideologia partitica” dato che sono uno di quelli che segue (quel poco) Natangelo non per chi “vota” o dove pubblica, scrivo per difendere qualcosa che mi sta a cuore e che non può difendersi da sola e cioè quel:
“Forse 24,00 euro (22,80 scontato) vengono ritenuti eccessivi per il libro di vignette?”
Perché 24,00€ devono essere ritenuti “eccessivi per un libro di vignette”? Non comprendo cosa è eccessivo? È eccessivo perché ci sono vignette e non solo “parole scritte”, è eccessivo perché è un libro?
Concordo che il prezzo in senso generale possa essere eccessivo (purtroppo cosa non lo è) ma hai comprato libri, fumetti o libri di vignette negli ultimi anni?
Poi se fosse perché è un “libro di vignette” (e qui arriviamo alle mie motivazioni personali) hai idea di quanto sia difficile pensare, creare e realizzare vignette?!?
Come detto non seguo Natangelo per questioni “politiche” ma perché mi è sempre piaciuto come fumettista e moltissimo come vignettista; sai quanto bisogna studiare per poterlo diventare, oltre (ovviamente) al talento.
Perché un fumetto (o libro di vignette o una graphic novel) dovrebbe essere da meno di un libro? (in termini sia economici che artistici)
Quella dei fumetti è un’arte vera e propria: La Nona Arte.
Natangelo la padroneggia molto bene ed è giusto che ne ricavi un adeguato compenso.
Prova anche solo ad analizzare la complessità di vignette molto semplici come “Intanto, il santo padre…” dove con il solo storytelling (ma neanche quello, con il solo ordinamento dei balloon) trasforma un’immagine statica in una sequenziale (neanche dinamica) così come il fatto di mettere i balloon molto più in alto rispetto al disegno (caratteristica abbastanza tipica di Natangelo) obbligando a leggere prima e quindi conferendo movimento al disegno sottostante, c’è un prima e un dopo il “crack”.
Lo studio e la conoscenza dietro alle battute, esempio “Ve spacco er plusvalore” (tra l’altro messi in quella posa mi ricordano tantissimo uma gag dei Monty Python).
Sono tutte cose che richiedono sì talento ma tanta conoscenza prima e molto studio dopo per la creazione, oltre ad essere un arte è un vero e proprio mestiere e quindi va adeguatamente remunerato.
Ultime due cose collegate: “24,00€ (22,80€ scontato)” questa è una cosa che rende l’idea di come un libro (illustrato o meno, fumetto o meno) venga visto come semplice oggetto e non per quel che contiene; per valorizzare maggiormente non solo l’autore ma anche chi ci lavora dietro la mia copia di “Cenere” l’ho ordinata appena uscita alla mia amichevole fumetteria di quartiere, assieme alle altre decine di fumetti che acquisto settimanalmente, evitando volutamente la grande distribuzione fisica o online, non è ancora arrivata ma l’aspetto lì 😉
Grazie mille per la pazienza (anche se questo post non verrà letto)
Io ho letto, bel commento!
Anch’io ho letto e condivido tutto.
A Pisa, da Feltrinelli, ordinatoi sul magazzino di Mondadori ( non so quale, perché a Pisa la Mondatori non C’è )
Ho dovuto ordinare il tuo libro perché a Tagliacozzo (Aq) non si trovava. Ho aspettato 20 giorni, domani lo ritiro.
grazie per la pazienza!
Io l’ho trovato al primo colpo alla libreria Ubik di Via dei Misenati Ostia Lido, però ne aveva solo una copia
Viva il flop del vignettista. Cuore a sinistra e portafoglio rigorosamente a destra!!! Su community tassatevi x far fare bella vita al vignettista che al giornale lo pagano poco!!!! Anche Travaglio fa il Prenditore come dite voi!!!!!
Tu vedi la realtà come ti piacerebbe che fosse.A te pagherei un unico caffè e solo se battessi il becco dal freddo, costretto a zampettare nelle pozzanghere degli acquazzoni d’aprile.
Io preferisco scegliere a chi dare i miei soldi e ne faccio quel che voglio. Potessi, non darei neanche 1 cent ai giornaloni, gionalistoni e vignettistoni di corredo a questa banda ma purtroppo non posso, perché mi obbligano attraverso le tasse che pago. Il tizio qui sopra non sa di che parla, invoco clemenza per incapacità d’intendere la differenza abissale tra quaquaraquà e Giornalisti (tra i quali Natangelo)
Il libro di Natangelo è sfaccettato,non monotono,tenero e duro.
Pieno di immagini per chi avesse scarsa dimestichezza con l’originalità ,la politica
le letture colte,i concetti del giusto, del bello,l’illusione di vivere in
uno stato di diritto dove destra e sinistra avrebbero senso solo quali direzioni e dove cio che conta è riuscire ad amarsi sostenersi,ottenere cure ed assistenza adeguate.
L’aiuto che Nat ci chiede è legittimo ed è un mero gesto concreto di stima per il suo lavoro.
Nel 22 incontrai Mario Giordano che venne a presentare un suo libro di cui non ricordo il titolo,che ho letto prima della mia amica che l’ha comprato con autografo e di cui non ricordo nulla
Gli dissi ,irritandolo ,che lui si faceva forte di opinioni tardive ovvero intempestive, e a mio avviso, inutili.
Mi aggredì rispondendo( con una voce inascoltabile) che non dovevo dirgli cosa doveva fare ed io non comprai il suo libro.
Quello di Nat è tutt’altra opera.
È un brillantino sigillato nella sua bustina comprato dall’orefice.
I vecchi zii o i bisunti nonni di nessuno che invece di guardare la luna guardano il dito che la indica, tendono a confondere le belle caratteristiche del libriccino,con i santi che ha o non ha Nat in paradiso, rispetto ai risultati di vendita
Voi non leggetelo,non compratelo ,non fatevela prestare.
Dopo averlo letto rimarreste come prima poiché la sensibilità e l’intelligenza non sono contagiose..
Chi non è unto ,vecchio , sputasentenze, lo compri.
La parole sono importanti ma anche i numeri, per questo sono andata a dare un’occhiata ai follower di Natangelo nei vari social dove ho un account, quindi ho la possibilità di entrarci, e sono cifre davvero notevoli!
Gran parte di questo pubblico della rete, che è numericamente molto ampio (oltre centomila), ha letto e apprezzato Cenere quando veniva pubblicato a puntate online l’anno scorso. L’autore-proprietario di questi spazi ha visto i dati, le visualizzazioni, i movimenti degli utenti e ha avuto una risposta chiara sul gradimento anche attraverso i commenti di ciò che ha pubblicato in tutti questi luoghi virtuali, e quindi a maggior ragione rivolge adesso un appello ai suoi tanti lettori per renderli partecipi nella promozione di questo libro che esiste in qualche piccolo modo anche ‘grazie a loro’.
Veniamo a sapere che la tiratura è stata di 3000 copie (dalla Rizzoli oltretutto), eppure in libreria non si trova! E lo so per esperienza diretta pur vivendo in una grande città. Già questo è un dato chiarissimo che c’è un sistema che non funziona, quindi diventa fondamentale coinvolgere appunto quel pubblico che Cenere lo ha letto e se ne è appassionato in anteprima.
Il semplice passaparola può fare la differenza, oppure creare un evento che ne parli per chi può, importante è anche ordinarlo fisicamente in libreria nel tentativo di dare una scossa alla pigrizia mentale di certi librai, perché attivare una richiesta permette di ampliare l’offerta.
Diventa importante mettere almeno una pulce nell’orecchio di chi ormai si lascia condizionare dalla logica della popolarità del personaggio a scapito della qualità dell’opera, che oggi purtroppo più che mai impera, sia che siano venditori o editori perché pure le case editrici da parte loro pubblicano ogni mese troppa roba con poca serietà e seguendo lo stesso schema (basta farsi un giro in qualsiasi libreria e vedere quanti personaggi tv magicamente si scoprano scrittori!).
Chi ha apprezzato Cenere in rete l’anno scorso, non resterà certamente deluso quando si troverà tra le mani una sua copia cartacea (arricchita, impreziosita e definita meglio di quella pubblicata all’epoca).
Penso inoltre che sarebbe bello per tutti pretendere che un’opera di qualità arrivi in libreria e che diventi visibile anche agli altri passanti-potenziali nuovi lettori. Darle insomma una possibilità di vita di maggior respiro, perché la merita.
grazie mille, di cuore!
fattofatto su Feltrinelli, dovrebbe arrivare domani a genova…una goccia nel mare ma “una persona alla volta” ce la facciamo ;).
Occhei tutto ma il testo colorato, il grassetto il MAIUSCOLO fa un po’ Napalm51 😉
Siamo ad un passo dai punti eslcamativi multipli, e come diceva la buonanima Sir Terry Pratchet quando si iniziano ad usare punti esclamativi multipli, non e` un buon segno.
https://wiki.lspace.org/Multiple_exclamation_marks
Si piange e si ride. Un libro prezioso da lasciare in eredità a chi amiamo.
Grazie Roberta! E mi raccomando: passaparola
Io ne ho comprato due copie su Amazon, una per me (arrivata) e una da regalare (in viaggio). Francamente 23 Euro non mi sembrano molti sia per il contenuto del libro che per il materiale usato, che mi sembra di buona fattura. Non capisco poi le critiche rivolte ai followers di Nat, io non comprerei mai il libro di Vannacci, lo ritengo spazzatura, ma non critico chi lo compra solo perché a me non piace.
Grazie mille, Luisa. Davvero. Se puoi passaparola. In quanto alle critiche del tipo che stiamo leggendo lasciano il tempo che trovano e sai come si dice: haters gonna hate
Che la produzione artistica di Natangelo piaccia o meno è assurdo che un libro appena pubblicato, e dalla storica Rizzoli, debba diventare oggetto di inseguimento per un lettore. Quindi non resta davvero altra possibilità che prendere d’assalto tutte le librerie possibili e fare ordini a manetta, per convincerle carinamente a metterne una copia nei loro scaffali (e Cenere è un libro senza tempo e può restarci a lungo!). Provare a dare una spinta diversa a questo sistema inceppato (e il passaparola serve a questo).
Io resto convinta che abbia pure le potenzialità per varcare i confini della lingua italiana, Monica Bellucci è famosa anche in Francia 🙃 e non solo..
Anche Emily Ratajkowski, nominata a pag. 112 di Cenere (che ridere, quella pagina… povero Amato P..) può essere un’ambasciatrice nel mondo anglosassone 🤭🙃
Ah giusto, la scena del ‘barattolo’… 😄
Secondo me Natangelo quando lo ha scritto ci stava già pensando a far soldi anche nel mercato internazionale!!! 😆
😂😉
Cinicamente parlando: l’editoria di grosso calibro solitamente va a braccetto con il potere quindi, in questo momento storico, il sospetto di boicottaggio non è così peregrino.
Penso che un’ ospitata da Lilli Gruber risolverebbe il problema
Mi hai convinto. Ho seguito tutte le tue vignette sulla morte della mamma e mi ci sono ritrovata. Meritano di essere lette e diffuse. Chiederò in libreria ad Adria e ti farò sapere.
Ordinato! Mi dà come consegna stimata “7 mag.-4 giu.”, lo stampa Gutemberg a mano ❤
È un sistema malato che non mi resta che denunciare ed è quello che sto facendo
Ciao Nat, io in rianimazione ci lavoro. Anzi vorrei dirti che ci vivo.
Ci tenevo a dirti una cosa, anzi due: in rianimazione mai nessuno è solo, mai mai. Non avere paura, mai è stata lasciata sola al buio a chiamare.
E poi: è vero che tagliamo i vestiti, ma è perché a noi frega solo di quello che c’è sotto.
Ciao un grande abbraccio
Hai assolutamente ragione e spero sia ben chiaro che nel libro non c’è critica al reparto anzi: sono stati squisiti
Mi piacerebbe vederti alla libreria “La Bassanese” di Bassano del Grappa.
A me ed alla mia amica piacerebbe conoscerti a Ferrara. Come potremmo fare?