Siamo proprio sicuri sicuri che in tutta questa vicenda sia il giornale satirico Charlie Hebdo a dover essere querelato? Ma ad Amatrice non é stato Charlie Hebdo a rimandare indietro i fondi per la ricostruzione, o a deviarli. E la torre di Accumoli, segnalata dal Genio civile e che ha ucciso 4 persone, non è stato Charlie Hebdo a lasciarla così com´era.
Come al solito, si punta il dito contro chi parla del problema e non contro chi il problema lo ha creato.
Fare 2 vignette del genere non vuol dire parlare del problema, vuol dire sfruttarlo per avere visibilità.
Comico poi come sia accettabile una “satira” così macabra mentre non sia accettabile una semplice querela.
“Fare 2 vignette” se sei un vignettista è il tuo modo di parlare del problema. Di renderlo visibile. Di farlo arrivvare a tutti, nel profondo, anche grazie ad un sorriso amaro.
Sfruttare Amatrice per la visibilità? Guarda che a Charlie Hebdo la strage gli è entrata in redazione, fisicamente, coi fucili. Hanno ammazzato mezza redazione. In quanto a visibilità e di sangue di cui parlare, ne hanno avuta abbastanza dire, no? Se poi ti riferisci al fatto che le vignette le pubblicano su un volume che poi cercano di vendere… beh, è un giornale. I giornali fanno questo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/13/charlie-hebdo-il-direttore-dopo-la-querela-di-amatrice-non-ci-spaventa-per-noi-e-solo-umorismo-nero/3029912/
Questo è parlare dell’accaduto.
Non sminuisco il lavoro o il messaggio delle vignette, sminuisco il modo.
Hanno creato una polemica sollevando un polverone solo per far ricordare al mondo che il giornale esiste ancora, d’altronde vorrei vedere in quanti lo conoscevano prima che avvenisse la strage che li ha visti coinvolti.
E comunque in risposta alle sue ultime frasi… c’è modo e modo di fare business, una cosa è scherzare, schernire divinità più o meno fittizie, un’altra è prendersi gioco di gente morta.
E grazie al cazzo… avrebbe detto lapalisse. Se non eri d’accordo tu che fai lo stesso..
Comunque se è vero che la satira serve a rimuovere quel finto velo di sacralità con cui i colpevoli si ammantano per nascondere le loro malefatte e renderle intoccabili.. è pure vero che manca completamente di rispetto alle vere vittime.
Difatti non siete voi “satiri” a decidere quale è il giusto livello di sdegno da sopportare per chi la tragedia l’ha subita.
Il bello è che vi ritenete pure in diritto di stabilire voi cosa sia giusto e legittimo dire.
Traduco per i più analfabeti..
È vero che ridicolizzando il “sacro” colpite coloro che non vogliono parlarne perché ne sono coinvolti.. ma vi arrogate il diritto di colpire anche chi il dolore lo prova veramente.
Non so cosa sia giusto o sbagliato..ma una cosa la so.. siete un bel po’vigliacchi nell’animo
Siamo proprio sicuri sicuri che in tutta questa vicenda sia il giornale satirico Charlie Hebdo a dover essere querelato? Ma ad Amatrice non é stato Charlie Hebdo a rimandare indietro i fondi per la ricostruzione, o a deviarli. E la torre di Accumoli, segnalata dal Genio civile e che ha ucciso 4 persone, non è stato Charlie Hebdo a lasciarla così com´era.
Come al solito, si punta il dito contro chi parla del problema e non contro chi il problema lo ha creato.
Fare 2 vignette del genere non vuol dire parlare del problema, vuol dire sfruttarlo per avere visibilità.
Comico poi come sia accettabile una “satira” così macabra mentre non sia accettabile una semplice querela.
“Fare 2 vignette” se sei un vignettista è il tuo modo di parlare del problema. Di renderlo visibile. Di farlo arrivvare a tutti, nel profondo, anche grazie ad un sorriso amaro.
Sfruttare Amatrice per la visibilità? Guarda che a Charlie Hebdo la strage gli è entrata in redazione, fisicamente, coi fucili. Hanno ammazzato mezza redazione. In quanto a visibilità e di sangue di cui parlare, ne hanno avuta abbastanza dire, no? Se poi ti riferisci al fatto che le vignette le pubblicano su un volume che poi cercano di vendere… beh, è un giornale. I giornali fanno questo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/13/charlie-hebdo-il-direttore-dopo-la-querela-di-amatrice-non-ci-spaventa-per-noi-e-solo-umorismo-nero/3029912/
Questo è parlare dell’accaduto.
Non sminuisco il lavoro o il messaggio delle vignette, sminuisco il modo.
Hanno creato una polemica sollevando un polverone solo per far ricordare al mondo che il giornale esiste ancora, d’altronde vorrei vedere in quanti lo conoscevano prima che avvenisse la strage che li ha visti coinvolti.
E comunque in risposta alle sue ultime frasi… c’è modo e modo di fare business, una cosa è scherzare, schernire divinità più o meno fittizie, un’altra è prendersi gioco di gente morta.
Oggi posterò un video in cui dico la mia, ma sono d’accordo con te, Paola
E grazie al cazzo… avrebbe detto lapalisse. Se non eri d’accordo tu che fai lo stesso..
Comunque se è vero che la satira serve a rimuovere quel finto velo di sacralità con cui i colpevoli si ammantano per nascondere le loro malefatte e renderle intoccabili.. è pure vero che manca completamente di rispetto alle vere vittime.
Difatti non siete voi “satiri” a decidere quale è il giusto livello di sdegno da sopportare per chi la tragedia l’ha subita.
Il bello è che vi ritenete pure in diritto di stabilire voi cosa sia giusto e legittimo dire.
Traduco per i più analfabeti..
È vero che ridicolizzando il “sacro” colpite coloro che non vogliono parlarne perché ne sono coinvolti.. ma vi arrogate il diritto di colpire anche chi il dolore lo prova veramente.
Non so cosa sia giusto o sbagliato..ma una cosa la so.. siete un bel po’vigliacchi nell’animo
Il sindaco è scosso, bisogna capirlo.
Gioco di parole?
se me lo chiedesse il sindaco negherei… non si sa mai
Meglio…
Rendersi ridicoli in una situazione tragica ė davvero una brutta cosa. Un pietoso velo su quel sindaco.
E che sia bello coprente
Bravo Nat
🙂